La mala mimesis, 2012-2016
Beehives, plaster, beeswax
“L’intervento di Pascal Schwaighofer nelle sale del Museo Vincenzo Vela si sviluppa a partire dal confronto con il celebre altorilievo Le vittime del lavoro (1882). Il capolavoro dello scultore ticinese, concepito quale tributo ai minatori deceduti sui cantieri del traforo ferroviario del San Gottardo (1872-82), costituisce uno dei primi monumenti eretti in Europa in onore della classe operaia.
Evitando una lettura prettamente analitica e storica del tema, Schwaighofer presenta in mostra, in un dialogo serrato con le opere in collezione, una serie di calchi in gesso di arnie, realizzati con una tecnica che rimanda ai modelli originali di Vela. Nel contempo le arnie rinviano alla metafora dell’alveare, alla sua complessa iconografia e alla sua interpretazione in chiave politica ed ideologica, stimolando una più ampia riflessione critica sulla problematica del lavoro. Al sistema economico è legato anche il titolo dell’installazione, che rinvia al concetto, elaborato dalla scuola fisiocratica, di “classe sterile”: la classe che nulla crea ma tutto trasforma.
A complemento delle opere presentate in situ verrà dato alle stampe un catalogo illustrato corredato di un dialogo fra l’artista e l’economista Christian Marazzi, incentrato sulle implicazioni sociali ed economiche del lavoro, e di un saggio critico della storica dell’arte Edith Krebs.”
Italian pressrelease La classe sterile, Museo Vincenzo Vela, 2016
Beehives, plaster, beeswax
“L’intervento di Pascal Schwaighofer nelle sale del Museo Vincenzo Vela si sviluppa a partire dal confronto con il celebre altorilievo Le vittime del lavoro (1882). Il capolavoro dello scultore ticinese, concepito quale tributo ai minatori deceduti sui cantieri del traforo ferroviario del San Gottardo (1872-82), costituisce uno dei primi monumenti eretti in Europa in onore della classe operaia.
Evitando una lettura prettamente analitica e storica del tema, Schwaighofer presenta in mostra, in un dialogo serrato con le opere in collezione, una serie di calchi in gesso di arnie, realizzati con una tecnica che rimanda ai modelli originali di Vela. Nel contempo le arnie rinviano alla metafora dell’alveare, alla sua complessa iconografia e alla sua interpretazione in chiave politica ed ideologica, stimolando una più ampia riflessione critica sulla problematica del lavoro. Al sistema economico è legato anche il titolo dell’installazione, che rinvia al concetto, elaborato dalla scuola fisiocratica, di “classe sterile”: la classe che nulla crea ma tutto trasforma.
A complemento delle opere presentate in situ verrà dato alle stampe un catalogo illustrato corredato di un dialogo fra l’artista e l’economista Christian Marazzi, incentrato sulle implicazioni sociali ed economiche del lavoro, e di un saggio critico della storica dell’arte Edith Krebs.”
Italian pressrelease La classe sterile, Museo Vincenzo Vela, 2016